Comunicato finale HANDImatica 2010: “Diffondere ogni giorno la cultura dell’accessibilità e dell’autonomia”

È questo il messaggio scaturito da HANDImatica 2010, la mostra-convegno sulle tecnologie per le persone con disabilità, conclusasi a Bologna, che ha fatto registrare oltre seimila presenze e un vero e proprio boom di partecipazione dei giovani. L’appuntamento è ora al 2012, ma, come sottolineano gli organizzatori della Fondazione ASPHI, «lo spirito di HANDImatica deve e può continuare ogni giorno di ogni anno».

Un visitatore di HANDImatica 2010 prova una tastiera a video di computer.

Un visitatore di HANDImatica 2010 prova una tastiera a video di computer.

Tre giorni all’insegna delle tecnologie e dell’integrazione delle persone con disabilità, con oltre seimila presenze tra insegnanti, operatori sociosanitari, associazioni e moltissimi giovani, con in più la sorpresa delle visite di Romano Prodi e di Nichi Vendola, che ha definito la manifestazione «un pezzo dell’Italia migliore».

Si è conclusa a Bologna l’ottava edizione di HANDImatica, la mostra-convegno sulle tecnologie per i disabili, organizzata dalla Fondazione ASPHI (Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l’Handicap mediante l’Informatica) nelle aule e nei laboratori dell’Istituto e della Fondazione Aldini Valeriani-Sirani.

«Siamo pienamente soddisfatti – dichiara Andrea Magalotti, segretario generale di ASPHI – di avere innestato quest’anno HANDImatica nella realtà viva di una scuola. I numeri e la presenza di studenti e insegnanti da quasi tutta Italia ci confermano la bontà della nostra scelta, quella cioè di far dialogare il mondo della scuola con la disabilità e la ricerca tecnologica. Una scelta, questa, condivisa anche dalla stragrande maggioranza degli espositori, che riconoscono in HANDImatica il punto privilegiato di incontro tra la domanda e l’offerta di tecnologie e di conoscenze».

Oltre cinquanta sono state le imprese italiane e internazionali, le associazioni, le istituzioni e gli enti di ricerca che a HANDImatica hanno presentato le loro soluzioni per migliorare la qualità della vita dei disabili in tutti i contesti, dalla scuola al lavoro, dalla casa allo sport, dalla cultura al tempo libero.

Tra gli espositori anche l’AIDA di Modena (Ausili Informatici per Disabili e Anziani), un’azienda di tecnologie e software, che è la realizzazione di un progetto che per molti era una vera e propria utopia: creare cioè un centro ausili per disabili condotto da un disabile. Presidente e creatore di AIDA è infatti Simone Soria, ingegnere trentunenne affetto da tetraplagia spastica sin dalla nascita. «Ho sviluppato sei software, ma il più importante è il FaceMouse – racconta -, un sistema che permette di utilizzare il computer e gestire qualsiasi centralina di controllo, muovendo il capo o qualsiasi parte del corpo, senza l’utilizzo delle mani». Una telecamera, infatti, capta il movimento e lo traduce in comandi, ad esempio per selezionare le lettere in una tastiera e comunicare, oppure navigare in internet, azionare una carrozzina motorizzata o un impianto di domotica. La sua impressione di HANDImatica? Positiva, anche se, suggerisce Soria, «andrebbero coinvolte ancor di più le famiglie».

Molto positivi anche i pareri raccolti tra i visitatori, come il ragazzone di quasi due metri venuto da Rovereto (Trento) insieme ai genitori per provare uno scanner con sintesi vocale «che mi potrebbe aiutare nello studio e nella lettura».

Un altro, un giovane musicista non vedente – «Suono il clarinetto e il pianoforte», racconta -, è entusiasta del sistema Universal Access dell’Apple. Lo stesso Romano Prodi nella giornata di apertura della manifestazione aveva osservato con stupore come una non vedente possa scrivere e navigare su internet, semplicemente sfiorando il touch-screen dell’iPad.

Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in visita a HANDImatica 2010.

Il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in visita a HANDImatica 2010.

Grande traino di pubblico specializzato l’hanno poi avuto gli oltre cinquanta convegni e seminari di formazione. Molto apprezzata dai non udenti l’iniziativa dell’ASPHI di arricchire gli appuntamenti principali con l’interpretazione nella Lingua dei Segni e la trascrizione in tempo reale delle parole dei relatori, grazie al lavoro di una stenotipista che a distanza riceveva lo streaming audio di quanto si diceva in sala.

Ma il vero successo di HANDImatica 2010 è stata probabilmente la grandissima partecipazione di giovani. Oltre un migliaio, infatti, sono stati gli studenti che insieme ai loro insegnanti hanno visitato gli stand e partecipato ai laboratori sulla didattica digitale, sulle lavagne interattive multimediali oppure a quelli sulla robotica educativa.
Tra i teenager grande interesse l’hanno riscosso, naturalmente, i controller speciali che rendono la playstation e i videogiochi accessibili anche a chi ha disabilità motorie. Ma non solo. C’è chi si è stupito di fronte agli ausili per non vedenti, come i cellulari e gli orologi “che parlano”. Altri ancora hanno voluto provare le interfacce con i puntatori ottici, che leggono il movimento delle pupille e lo tramutano in parole e in comandi di ogni tipo. Il commento? «Una figata!».

Tutti under 18 anche i volontari che durante le tre giornate della manifestazione hanno accolto, con entusiasmo, gentilezza e sempre con un sorriso, i visitatori. «Si è trattato di una straordinaria esperienza formativa – raccontano alcuni ragazzi dell’Istituto Aldini Valeriani-Sirani – che non solo ci ha permesso di conoscere le tecnologie per le persone disabili, ma ci ha fatto sentire davvero utili».

«Come manifestazione – ricorda Magalotti – HANDImatica dà l’arrivederci al 2012, ma lo spirito dell’evento deve e può continuare ogni giorno di ogni anno, attraverso i progetti per l’inclusione dell’ASPHI e attraverso la diffusione di aule scolastiche digitali, uffici e case accessibili e sempre più intelligenti, ospedali e centri di riabilitazione sempre più tecnologici. Deve continuare e continua attraverso il lavoro delle associazioni di volontariato e dei centri regionali per gli ausili, per rendere più semplice e il più possibile migliore la qualità della vita delle persone con disabilità».

(Ufficio Stampa Agenda)

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